Come sai noi italiani siamo sempre stati un popolo di grandi risparmiatori, abbiamo sempre pensato a lavorare e ad accantonare una buona parte dei nostri profitti in vista di eventuali tempi grigi.
Ma risparmiare non è sempre una cosa “buona”, anzi molte volte può rivelarsi una scelta pericolosa che potrebbe compromettere fortemente le tue finanze o addirittura svuotarti il conto in banca.
Per moltissimi anni i risparmi accantonati dalle famiglie italiane hanno rappresentato la maggiore fonte di sicurezza su cui contare e questo è stato pienamente dimostrato in tempi di crisi.
D’altronde se non avessimo tenuto da parte un “gruzzoletto” per far fronte ad imprevisti come la perdita del posto di lavoro, l’aumento delle tasse o i tagli alle pensioni, ci saremmo presto trovati in una situazione peggiore di quella attuale.
Basta guardare l’esempio degli Stati Uniti dove gran parte dei cittadini non ha risparmi e spende più di quello che guadagna arrivando ad indebitarsi fortemente con prestiti e carte di credito.
La nostra abitudine al risparmio ci ha spesso salvato da situazioni critiche come quelle americane e ci ha permesso di far fronte a molti imprevisti economici, a volte però è anche necessario effettuare alcuni acquisti importanti, non sto parlando di auto, gioielli, vestiti firmati, trattamenti estetici, vacanze, ecc. ecc. ma di quegli acquisti che possono proteggere seriamente il tuo futuro.
Molti italiani spendono valangate di soldi in cose superflue, mentre invece quando si tratta di tirare fuori qualche soldino per proteggere il proprio futuro e quello dei propri cari si tirano indietro pensando:
“Invece che buttar via 600 euro all’anno in un’assicurazione che magari non serve a nulla preferisco risparmiare! Così se dovesse succedere qualcosa i soldi ce li ho e pago di tasca mia, se invece non succede niente i soldi rimangono in saccoccia…”
In poche parole l’italiano medio preferisce “autoassicurarsi”, questo significa tenere da parte un “gruzzoletto” (per comodità lo chiameremo “fondo imprevisti”) che tornerà utile nel caso in cui capiti qualche imprevisto come un danno all’impianto elettrico o un furto in abitazione che lo costringa a sborsare del denaro.
Il guaio è che se nel tempo hai sviluppato questo tipo di mentalità, potresti trovarti nei pasticci e vedere il tuo conto in banca prosciugarsi in un baleno.
Personalmente sono sempre stato favorevole al risparmio, sin da piccolo sono stato educato a risparmiare ed ho sempre pensato che spendere tutto quello che si guadagna o magari anche di più fosse una scelta sbagliata e che a lungo termine avrebbe portato a risultati disastrosi.
Anche per me è stata dura comprendere che “buttar via” soldi per un’assicurazione che mi sarebbe tornata utile solo in caso di disgrazia fosse una scelta corretta, anzi necessaria per garantirmi un futuro sereno e senza intoppi economici.
Per questo e per altri ovvi motivi NON ti sto dicendo che risparmiare è sbagliato e che dovresti spendere tutto quello che guadagni, ma ti sto dicendo che dovresti seriamente pensare a destinare una parte di quei risparmi a proteggere il tuo futuro.
Perché accantonare un “fondo imprevisti” per proteggere il tuo futuro e quello dei tuoi cari è una scelta sbagliata
D’accordo, se accantoni un abbondante “fondo imprevisti” e quando dico abbondante intendo di almeno 1.000.000 € (un milione di euro), allora sì.
Ma che senso avrebbe accantonare tutto quel denaro quando puoi levarti il fastidio spendendo molto meno ed assicurandoti per cifre più alte?
Forse stai pensando che sono pazzo oppure che ho aggiunto qualche zero di troppo, ma non è assolutamente così.
Probabilmente quando si parla di assicurazione casa tu pensi ai danni che potrebbero verificarsi alla tua abitazione e per i quali dovresti pagare personalmente per provvedere al loro ripristino, oppure alla possibilità di subire un furto in casa e di trovarti a spender soldi per rimpiazzare le cose rubate e hai perfettamente ragione.
Quando hai visto scritto “1.000.000 di euro” magari hai pensato:
“Ma la mia casa considerando anche l’arredamento non vale quella cifra… Come faccio a subire un danno da 1 milione di euro??”
In effetti è impossibile che tu subisca un danno superiore al valore della tua casa, inoltre la compagnia di assicurazioni non ti pagherebbe mai un danno che supera il valore dell’immobile, ma il punto qua non sono i danni che potresti subire tu ma quelli che potresti causare ad altri e sono proprio le richieste di risarcimento per questi danni che potrebbero vaporizzare il tuo “fondo imprevisti” e svuotarti il conto in banca.
Mi spiego meglio, nel caso in cui tu o qualunque famigliare che abita sotto il tuo stesso tetto veniate giudicati responsabili di aver causato un danno a “terzi”, sareste obbligati per legge a risarcire il danno causato.
Per “terzi” si intendono tutte le persone che non convivono con te e non sono a te legate da uno stretto grado di parentela (ad es. il coniuge, i genitori e i figli), il danno causato invece può essere sia un danno materiale alle cose che un danno fisico alle persone (ad es. un infortunio).
La garanzia assicurativa Responsabilità Civile Famiglia (R.C. del Capofamiglia) serve proprio a proteggere il tuo patrimonio dalle richieste di risarcimento per danni causati a terzi ed è una garanzia che si può, anzi si dovrebbe sempre includere nella tua polizza casa.
Immagina di esser stato giudicato responsabile per aver travolto con la tua mountain bike un bambino di 5 anni che ti sei trovato davanti all’improvviso mentre stavi viaggiando a tutta velocità su un sentiero in discesa…
Il bambino cade, sbatte la testa contro una roccia e va in coma, se il bambino sopravvive, la famiglia con ogni probabilità ti chiederà il rimborso dei danni subiti, in questo caso l’infortunio e il danno morale (che non ammonterebbe a poco vista la situazione in cui si sono trovati).
Alla peggio se il bambino non dovesse farcela, sarai costretto a risarcire la famiglia con una quantità di denaro che manco riusciresti ad immaginare e a meno che tu non disponga di un patrimonio milionario la tua vita sarebbe rovinata per sempre, sia moralmente che economicamente.
Quanto può valere secondo te la vita di un figlio di 5 anni?
La vita umana non ha prezzo, soprattutto quella dei più giovani. In casi come questo sarà il giudice a stabilire l’adeguato risarcimento per la famiglia e come puoi immaginare non parliamo di pochi spiccioli…
Ma la morte di una persona non è il danno maggiore che puoi causare, i risarcimenti più elevati per danni alle persone sono quelli richiesti nei casi in cui una persona rimanga invalida per il resto dei suoi giorni.
In questo caso oltre all’infortunio e al danno morale si dovrà risarcire all’invalido un ulteriore importo calcolato in base alle spese necessarie che dovrà affrontare nei giorni che gli rimangono (ad es. affitto, alimenti, domestici, infermieri, ecc. ecc.) e se l’invalido è giovane il risarcimento sarà molto elevato, dato che avrà davanti a sé molti più anni di vita rispetto ad un anziano.
Ora capisci perché prima ti parlavo di un “fondo imprevisti” di almeno 1.000.000 di euro?
E tieni presente che nonostante la cifra sia abbondante in alcuni casi potrebbe non bastare e non dobbiamo considerare solo le richieste di risarcimento per danni fisici alle persone, se ci pensi anche un risarcimento per danni a cose può essere di importo elevato.
Pensa a quando i tuoi figli vanno in gita scolastica e li portano a visitare un museo, i musei sono pieni zeppi di opere d’arte e alcune di queste hanno un valore inestimabile, se tuo figlio dovesse inciampare e andasse ad urtare un’opera di un famoso scultore facendola cadere in terra, il tuo “fondo imprevisti” basterebbe a ripristinare un pezzo di storia dell’arte?
E poi siamo sinceri, anche se tu avessi a disposizione un “fondo imprevisti” di alcuni milioni di euro, saresti disposto a buttarli al vento per un episodio simile quando con una media di 700 € all’anno potresti assicurarti contro questo ed altri imprevisti?
È proprio per questo motivo che accantonare un “fondo imprevisti” per proteggere il tuo futuro e quello dei tuoi cari è una scelta completamente sbagliata, certo è senza dubbio migliore della scelta di non tenere niente da parte e spendere tutto quello che si guadagna, ma comunque il gioco non vale la candela.
Quando non avere risparmi è molto meglio che averli
Ora voglio mostrarti le 3 condizioni nelle quali potresti trovarti quando vieni giudicato responsabile per aver causato un danno a terzi e quali sarebbero le conseguenze dal punto di vista finanziario.
Facciamo un altro esempio, questa volta più “economico”:
Immagina di attraversare la strada sovrappensiero fuori dalle strisce pedonali mentre stai parlando al telefono e di urtare un ciclista che cade in terra e si rompe una gamba…
Si scopre che questo ciclista il mese prossimo avrebbe dovuto partecipare ad una gara importante e tra operazione, ingessatura e riabilitazione non riuscirà mai a partecipare, quindi oltre ai danni per l’infortunio che gli hai causato e le spese mediche per l’operazione in una clinica privata, ti chiederà anche un risarcimento per la mancata partecipazione alla gara e i conseguenti danni morali, che in questi casi sono un po’ come il prezzemolo, vengono sempre richiesti e il giudice li concede quasi sempre.
Mettiamo che il giudice stabilisca un risarcimento totale di 50.000 €, allora ti troveresti in una di queste 3 condizioni:
- non hai risparmi per far fronte agli imprevisti
- hai accantonato un “fondo imprevisti”
- hai acquistato una polizza casa che copre anche i danni causati a terzi
Se non sei un risparmiatore e non hai nemmeno pensato di proteggere la tua casa e la tua famiglia con una polizza casa, beh allora ti troveresti nei pasticci e potresti mettere a serio rischio il tuo futuro e quello dei tuoi cari.
Infatti anche se probabilmente ti sarà concesso di pagare il ciclista in più rate, se non hai risparmi da parte sarai costretto a vendere parte dei tuoi beni, a rinunciare a mandare i tuoi figli all’università, a ridurre fortemente il tuo tenore di vita e tutto questo per una piccola distrazione.
La situazione può essere migliore o peggiore in base alle tue entrate economiche e a quelle della tua famiglia, ma bisogna anche considerare che se il ciclista cadendo sbatteva la testa e andava in coma avresti dovuto sborsare un importo maggiore, così come se il ciclista in questione era un professionista che avrebbe dovuto partecipare al Giro d’Italia.
Inoltre se per pura sfortuna ti capitasse di causare un’ulteriore danno a terzi nel periodo in cui non hai ancora finito di risarcire il ciclista, allora sì che ti troveresti seriamente nei pasticci.
Se hai accantonato un “fondo imprevisti” la situazione sarebbe un pochino migliore, ma non più di tanto, questo dipende sempre da quanto hai accantonato e dall’ammontare del risarcimento richiesto, infatti se avevi tenuto da parte un “fondo imprevisti” di 10.000 €, dopo l’accaduto non ce lo avresti più e saresti comunque in debito di altri 40.000 €, quindi anche in questo caso a meno che non guadagni molto bene sarai costretto a vendere una parte dei tuoi beni o a fare delle rinunce.
Se poi mentre stai ancora finendo di risarcire il ciclista danneggiato tu o qualcuno della tua famiglia causaste un ulteriore danno che vi obbliga ad un risarcimento simile, mettereste ancora più a rischio il vostro futuro.
Se hai acquistato una polizza casa che copre anche i danni causati a terzi non avresti nemmeno l’ombra di una preoccupazione. Dopo aver ricevuto la richiesta danni del ciclista danneggiato, l’unica cosa che dovresti fare sarebbe quella di farla avere al tuo assicuratore che si occuperà di aprire la pratica di sinistro e di gestire tutta la faccenda fino al risarcimento del ciclista.
Non dovresti rinunciare a nulla, potresti elegantemente scusarti e rivolgerti al danneggiato dicendo:
“Mi scusi, ero sovrappensiero non l’ho proprio vista… Chiamo subito un’ambulanza, comunque non si preoccupi, penserò io ai danni, la rimborserò fino all’ultimo centesimo”
Capisci che essendo assicurato per i danni causati a terzi, cambierebbe anche il tuo modo di relazionarsi con il danneggiato, molti casi di omissione di soccorso avvengono proprio per la paura di esser costretti a sborsare grosse somme di denaro.
Purtroppo in questi casi la maggior parte delle volte si pensa solo a se stessi, alla propria famiglia e alle conseguenze economiche invece di pensare a quale sia realmente la cosa giusta da fare.
È brutto dirlo ma a volte sono proprio i soldi che controllano le nostre azioni, soprattutto quando non ne abbiamo abbastanza.
Prova a pensare l’ultima volta che inavvertitamente hai rotto una cosa di altri, oppure quella volta che tuo figlio ha causato un danno a qualcuno, o quando il tubo di scarico della tua lavatrice si è rotto e ha bagnato le pareti dell’appartamento sotto il tuo… Probabilmente hai pensato:
“E adesso…? Quanto mi costerà pagare il danno?”
Solitamente questo è uno dei primi pensieri che ci passa per la mente quando ci rendiamo conto di aver causato un danno a qualcuno, lo è anche quando rompiamo qualcosa di nostro o quando abbiamo un guasto alla caldaia o al condizionatore, ma questo pensiero sale ai primi posti della classifica quando i danneggiati sono gli altri, perché in questi casi non ci sono di mezzo solo i soldi, ma anche la nostra faccia e la nostra reputazione.
“In questo momento non posso proprio permettermi di rimborsagli quel danno, ma se non lo pago si verrà a sapere e gli altri cosa penseranno di me? Che figura ci farei?”
Se il danno l’hai subito tu stesso, nel caso in cui la tua casa non sia assicurata, potresti anche pensare di ripristinarlo fra qualche mese, quando avrai più soldi e riuscirai a permettertelo, ma se hai causato un danno ad altri le cose come sai sono ben diverse, quindi dovrai risarcire il danno il prima possibile e perciò sarai costretto a fare delle rinunce.
Il falso mito del nullatenente che la fa sempre franca
Nel caso in cui tu o qualcuno della tua famiglia veniate giudicati responsabili di aver causato un danno a terzi e non abbiate denaro a sufficienza per provvedere al risarcimento, allora sì che saranno cavoli amari!
Per risarcire i danneggiati, molti dei vostri beni di proprietà (case, veicoli, arredamento, ecc.) verranno pignorati per soddisfare il debito maturato nei loro confronti.
Se il risarcimento richiesto fosse di un importo notevole e non hai pensato di assicurarti come si deve e per importi adeguati, oltre a rovinare la tua vita e quella dei tuoi cari, nel momento in cui non ci sarai più, il debito residuo passerebbe ai tuoi eredi, la tua famiglia.
Ti sarà senz’altro capitato di sentire qualcuno dire:
“Io non ho bisogno di assicurarmi, tanto se dovessi causare un danno a qualcuno non ho beni intestati e quindi non si possono attaccare a niente”
Vediamo di chiarire questa condizione e di sfatare un falso mito.
Le persone che la pensano in questo modo oltre a non essere corrette nei confronti degli altri si sbagliano di grosso, infatti se sei stato giudicato responsabile di aver causato un danno a terzi, anche se non hai proprietà o beni intestati e sei sposato in regime di separazione di beni, resti comunque responsabile del danno causato e per tanto dovrai risarcire i danneggiati, punto, fine.
Ma come sai qualcuno si crede sempre più furbo degli altri e pensa di poter fregare tutti quanti, ma nel caso in cui ci siano di mezzo morti o feriti gravi, non è facile farla franca, infatti se hai un lavoro ti verrà pignorato un quinto dello stipendio fino al completo esaurimento del debito, quindi ogni mese un quinto di quello che guadagni andrà a finire direttamente nelle tasche del danneggiato o dei suoi eredi.
Quando parliamo di risarcimenti molto elevati potrebbero esser fatte anche delle indagini approfondite e se venisse fuori che sei un “falso nullatenente” verresti perseguitato fino a quando non avrai provveduto a risarcire totalmente o almeno in buona parte il danneggiato.
Inoltre quando vieni chiamato in giudizio per risarcimento danni dovrai rivolgerti a un avvocato e sostenere le spese legali per la tua difesa, quindi se non sei assicurato per le spese legali e vieni giudicato colpevole, oltre a pagare le spese legali per la tua difesa dovrai pagare anche quelle sostenute dal danneggiato che ti ha chiamato in giudizio, ma di questo te ne parlerò in un’altro articolo dedicato all’argomento.
In conclusione l’onestà “paga”
Probabilmente c’è qualcuno che si trova a suo agio anche in situazioni simili, ma se stai leggendo questo blog sono certo che non rientri in questa categoria di persone e per questo ti faccio i miei complimenti.
A volte lo Stato Italiano ha permesso a questi “nullatenenti” di farla franca e purtroppo qualcuno di quelli “furbi” ha pensato di prenderne spunto.
Resto in ogni caso del parere che non sia una bella cosa vedere il proprio nome sui notiziari per aver causato un danno a terzi ed aver cercato in tutti i modi di farla franca, magari alla fine viste le nostre leggi ci si riesce pure e a distanza di anni in pochi si ricorderanno dell’accaduto e anche se si ricordassero si scorderebbero il nome e il volto del responsabile.
Ma il fatto è accaduto, magari il futuro di una famiglia è stato rovinato e il responsabile se l’è cavata lo stesso, ma l’accaduto rimarrà comunque sulla sua coscienza per il resto dei suoi giorni e anche se non gliene frega più di tanto, sono pronto a scommettere che dopo l’accaduto anche lui avrebbe preferito “buttar via” un po’ di soldi in una polizza casa che comprendeva il risarcimento dei danni causati a terzi piuttosto che trovarsi tormentato dai danneggiati per il resto dei suoi giorni.
In conclusione se sei una persona per bene e causi un danno a terzi, non fai finta di niente, non cerchi in tutti i modi di farla franca, ma cerchi unicamente di fare la cosa giusta ed in questo caso la cosa giusta è risarcire il danneggiato del danno subito.
Più volte i fatti hanno dimostrato che nel Belpaese essere onesti non paga, ma una cosa è certa: l’essere onesto a lungo termine paga sempre, il disonesto magari riesce a farla franca ma la qualità della sua vita non sarà mai come quella di una persona onesta.
Star bene con se stessi, avere la stima delle persone che ci conoscono realmente per quello che siamo, fare la cosa giusta e potersi guardare fieri davanti allo specchio sono tutte cose che non hanno prezzo e questi valori qualunque cosa accada nessuno potrà mai portarceli via.
Un’altra cosa è certa, l’onesto se causa un danno “PAGA”, punto.
Quindi perché correre il rischio di esser definito un disonesto quando puoi liberarti da queste e molte altre preoccupazioni acquistando una polizza casa?
Per oggi è tutto, spero che l’articolo ti sia piaciuto, fammi sapere cosa ne pensi lasciando un commento qui sotto.
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Alla prossima!
Riccardo Fiorentini
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